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«Noi seccatori al citofono vi faremo scoprire Geova»
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«Sorella, non bloccare il passaggio». «Fratello, accomodati». Sorrisi. Inchini. Uomini in cravatta e donne eleganti, bambini che non urlano, nessuno che spintona, hanno persino cancellato le scritte volgari dai muri e scrostato i chewing-gum dai gradini. E sì che siamo allo stadio, mica in un college britannico. E sì che anche i Papa-boys, quando hanno finito di schitarrare le lodi del Signore, lasciano le cartacce per terra. Loro, no.
«Oggi questa è la casa di Dio», sorride gentile Fabio Capogreco che ha 32 anni, una moglie, un assegno mensile da cassintegrato e qualche motivo di rancore nei confronti della gradinata Nord, visto che è di Como e soprattutto del Como: «Preziosi lo abbiamo bandito dalla città». Passioni terrene. «Il nostro scopo è quello di far conoscere la Bibbia, un sacco di persone l’hanno letta e oggi stanno molto meglio».
Testimoni di Geova. Uno pensa alla domenica mattina, è inevitabile, quando vorresti dormire e te li trovi davanti in coppia, compiti e sorridenti: «Lei legge la Bibbia?», e chi ce l’ha in casa valuta immediatamente un suo utilizzo alternativo. Oppure vengono in mente le rogne che piantano perché non vogliono le trasfusioni di sangue, e magari rischiano la vita, e insomma ci sono almeno due buoni motivi per non averli in simpatia. A conoscerli, però, si cambia idea.
Per conoscerli si varcano i cancelli del Luigi Ferraris che potrebbe servire proprio a questo, in futuro, a ospitare meeting invece delle partite di calcio. Bruno Beltrame che gestisce i bar dello stadio confessa che «mai, mai e poi mai in vita mia ho visto gente tanto educata e pulita. Hanno derattizzato i corridoi, imbiancato i bagni, aggiustato i sifoni...». E pagato il caffè senza fare i furbi, e bevuto il vino senza esagerare perché l’alcool è consentito ma l’ubriachezza no, e pregato e cantato, e abbandonato lo stadio senza prendersi a sprangate.
Diciottomila, per la prima giornata: 150 pullman, 8.000 Testimoni alloggiati in albergo, 1.000 in case private, 3.000 genovesi...
Immagini collegate |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova (foto Fornetti) |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il raduno internazionale dei testimoni di Geova allo stadio Ferraris di Genova |  | Il sindaco Marta Vincenzi ha dato il benvenuto ai testimoni di Geova |  | I pullman che hanno portato nel capoluogo ligure decine di migliaia di testimoni di Geova |  | Stralcio dell'articolo "Testimoni di Geova la verità oltre il citofono" | | |
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fonte
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Questo articolo è stato pubblicato in data 7 agosto 2009 sul giornale Il Secolo XIX, dall’inchiesta del giornalista Paolo Crecchi (http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/) |
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